L’insediamento rupestre di «Macurano» rappresenta un’area localizzata a 1,3 Km a Sud Est di Alessano, al prolungamento della “Serra dei Cianci”.

Serra dei Cianci 

190 metri s.l.m.

É la maggiore altura della  provincia di Lecce, facente parte delle cosiddette Serre Salentine, che hanno rilievi di modesta altitudine.
La Serra dei Cianci, situata nel territorio dei comuni di Alessano e Specchia, è caratterizzata da terrazzamenti coltivati ad ulivi secolari, con tronchi contorti e rugosi, dominata da muretti a secco, da paiare, e dalla vegetazione sempreverde della macchia mediterranea.

Il sito è formato da:

  • grotte scavate nel calcare compatto della Serra di Alessano
  • presenza di frantoi ipogei
  • silos utilizzati per l’immagazzinamento delle derrate alimentari
  • sistemi per la raccolta delle acque favoriti da un territorio morfologicamente predisposto e del quale restano tracce scavate nel banco roccioso calcarenitico

L’insediamento di Macurano può essere suddiviso in due zone:

  • Una parte settentrionale scavata sul costone di roccia calcarea che digrada verso est e in ulteriori due blocchi rocciosi  isolati che si trovano ad una quota più bassa, compreso cioè nell’area della masseria nella zona retrostante la torre.
  • Una parte meridionale che risulta peggio conservata a causa dell’apertura di una cava, si sviluppa invece su due livelli nel banco di roccia che fronteggia la torre cinquecentesca, e sul quale sono state costruite nel ‘500 la masseria Santa Lucia  e la cappella di Santo Stefano.
Masseria Santa Lucia

Cappella di Santo Stefano
Dipinto murale
interno Cappella Santo Stefano

LA VEGETAZIONE

l territorio di Alessano, come  gran parte del Salento, era  ricoperto un tempo da una  folta vegetazione spontanea che nel corso dei secoli ha  

gradualmente ceduto il passo alla  coltivazione di piante per uso  alimentare, e tra queste soprattutto  l’ulivo. Delle specie arboree  autoctone, che in passato ricoprivano tutta la provincia di  Lecce, è possibile oggi trovare  ancora la quercia spinosa e diverse  specie di orchidee spontanee (Anacamptis Ophris, Orchis e  Serapias).

La vegetazione è stata pesantemente modificata dalla coltivazione di piante di interesse alimentare, come l’ulivo, ed il paesaggio attuale è caratterizzato principalmente da appezzamenti agricoli e aree incolte.

 

RILIEVI

Un primo sito fu fondato nell’VIII sec. d.C. a seguito dell’ immigrazione dei frati Basiliani fuggiti alle persecuzioni iconoclaste d’oriente;
successivamente fu ampliato fino alla pianta moderna (anno mille età bizantina) da una piccola comunità monastica che diede vita ad un vero e proprio villaggio, con annessa necropoli, la cui popolazione era dedita al commercio e all’agricoltura, attività favorita dalla fertilità del terreno che era costantemente approvvigionato d’acqua grazie alla caratteristica scoscesità dei pendii circostanti che collegano Montesardo a Macurano.
Gli abitanti del sito, mediante un sistema di canalizzazione, raccoglievano le acque pluviali in delle cisterne, delle quali cui restano tracce evidenti.

Piccola necropoli, sepolture rupestri che gli archeologi classificano tutte come medievali.